Facendo parte della famiglia Red Bull, l’Austria è una gara speciale per noi, una sorta di gara di casa che si aggiunge a quelle di Imola e Monza. Tuttavia, non abbiamo avuto molto tempo per immergerci nell’atmosfera e goderci il volo radente degli aerei storici della collezione Red Bull, ammirare il paesaggio o per ascoltare le tipiche Oompah Band austriache nel paddock.

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In un weekend Sprint, il tempo a disposizione è davvero poco, con una sola ora di prove libere anziché le consuete tre. Così, per quei preziosi 60 minuti del venerdì mattina, gli ingegneri hanno eseguito diversi programmi sulle due vetture per provare il maggior numero di soluzioni possibili, nella speranza di darci un vantaggio per il fine settimana, migliorando la situazione rispetto al precedente.

Un giro del Red Bull Ring dura solo poco più di un minuto, quindi i giri si susseguono velocemente, fornendo molti dati. Quando è arrivato il momento delle qualifiche Sprint, abbiamo iniziato a capire come si comportava la macchina, ma era chiaro che il bilanciamento alle alte velocità doveva essere perfezionato, visto che Daniel non è andato oltre la SQ1.  Yuki è arrivato alla seconda fase, ma ha danneggiato il fondo della sua auto. I punti nella Sprint vengono assegnati solo ai primi otto e non siamo riusciti a prenderne, ma abbiamo raccolto i benefici delle prove, trasformando il sabato mattina in una sorta di test di 24 giri. E ha pagato: prima delle qualifiche del Gran Premio, Daniel ha mancato la top ten per pochi millisecondi, conquistando l’11° posto, mentre Yuki si è piazzato al 14°.

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Più soddisfatti della vettura, entrambi i nostri piloti pensavano di avere una possibilità di andare a punti domenica e, una volta che Daniel si è tolto i Lederhosen e il cappello tirolese che indossava per la parata dei piloti, è arrivato il momento dell’evento principale.

Al via, Daniel ha perso una posizione e Yuki ne ha recuperata una, per cui i due si sono ritrovati rispettivamente al 12° e al 13° posto. Il team ha optato per una scelta di copertura, facendo rientrare Daniel in anticipo per un undercut sulle due Alpine, ma non è riuscito a passare Magnussen sulla Haas. Yuki è rimasto fuori più a lungo, ma lo stint finale più breve non ha fornito il passo che ci aspettavamo e si è dovuto accontentare del 15° posto al traguardo. Daniel sembrava destinato a finire decimo, finché a sette giri dalla fine Max e Lando si sono scontrati e il nostro australiano si è ritrovato in nona posizione. Fortunato? Forse ma, come si suol dire, bisogna essere lì per cogliere l’occasione e Daniel lo ha fatto, regalandoci il settimo piazzamento a punti in undici gare disputate.