E chi ha realizzato il calendario è stato particolarmente gentile nel continuare a farci sentire in vacanza, con una gita sul mare olandese per affrontare il primo degli ultimi dieci Gran Premi della stagione.

Breve ripasso: prima della pausa avevamo conquistato punti nelle ultime quattro gare e siamo arrivati in Olanda con la speranza di poter continuare con lo stesso slancio. La pioggia battente ha reso le prove libere del venerdì un po’ caotiche per tutti i team, ma quei pochi dati raccolti suggerivano che eravamo competitivi a centro gruppo, soprattutto con Yuki che ha chiuso la giornata al settimo posto. Il primo compito di Daniel è stato esorcizzare i fantasmi del weekend olandese dello scorso anno, quando – proprio nella seconda sessione di libere – non riuscì a evitare la McLaren incidentata del connazionale Oscar Piastri, rompendosi un osso metacarpale della mano in sette punti, saltando così le successive cinque gare. Così, venerdì – passando per la prima volta in quel punto – ha rallentato e “salutato” a suo modo quella curva.

L’ultima sessione di prove del sabato mattina si è ridotta a una manciata di giri, in seguito al gran botto di Logan Sargeant. Era quindi difficile dire cosa aspettarsi dalle qualifiche su una pista “green”. Il cronometro ha però sentenziato presto: ci mancava un po’ di passo. Daniel è stato eliminato in Q1 con il sedicesimo tempo, mentre Yuki ha concluso la Q2 in tredicesima posizione. Tuttavia, grazie a varie penalità inflitte agli avversari, sono avanzati sulla griglia di partenza rispettivamente in 13° e 11° posizione.

Finalmente, per la gara il sole ha fatto capolino mettendo in risalto la marea orange sulle tribune, colore multitasking da queste parti a supporto sia dell’idolo locale Max Verstappen che per le McLaren, vincitori della gara. Sapevamo di dover prendere dei rischi se volevamo provare ad andare a punti, così mentre Daniel ha fatto una gara convenzionale con una sola sosta, abbiamo provato una strategia a due soste con Yuki, facendolo partire con le gomme Soft, nella speranza che questo gli permettesse di superare dei rivali sulle Medie nelle prime fasi. Non ha però funzionato ed ha chiuso diciassettesimo. “Non è stato facile”, ha dichiarato dopo la corsa. Daniel è invece transitato dodicesimo sotto la bandiera a scacchi ed era in realtà il più soddisfatto del weekend, ma partendo così indietro su una pista stretta dove i sorpassi sono quasi impossibile, i punti non erano alla portata.

I nostri ingegneri hanno individuato nelle qualifiche e nei primi giri di gara le aree su cui concentrarsi maggiormente, in attesa dell’arrivo di ulteriori sviluppi aerodinamici per migliorare le prestazioni. Il lavoro inizia subito, prima del Gran Premio d’Italia di questo fine settimana. Anche se si tratta di una seconda gara di casa per noi, non molto lontano dalla factory, ci siamo uniti a tutti gli altri team per lasciare Zandvoort e dirigerci direttamente verso il circuito di Monza e preparare le vetture in vista della gara più veloce dell’anno.