L’atmosfera nel nostro garage era carica di tensione prima dell’inizio delle prove libere del venerdì all’Hungaroring, con molte incertezze ancora in sospeso. Avevamo corretto il tiro dopo le difficoltà incontrate nelle ultime tre gare? L’intenso lavoro svolto in fabbrica avrebbe pagato? I segnali incoraggianti emersi durante le sessioni al simulatore si sarebbero concretizzati in miglioramenti tangibili sul circuito? E infine, la pista, che sfrigolava a quasi 60 gradi Celsius — la temperatura più alta registrata in un Gran Premio da questo evento nel 2018 — avrebbe influenzato queste prestazioni?

La risposta è stata un deciso sì! Yuki si è classificato all’ottavo posto nella prima sessione di prove, mentre Daniel ha raggiunto la stessa posizione nella seconda. Nonostante la vettura di Yuki abbia richiesto una modifica all’assetto delle sospensioni durante le FP2, limitando il suo numero di giri, l’umore nel team era buono in vista del sabato. E questo ottimismo si è rivelato fondato, come dimostrato dai risultati.

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Dire che le condizioni per le qualifiche erano insolite sarebbe un eufemismo: una pioggia leggera ha interessato la prima fase, ma il calore ha mantenuto la pista sufficientemente asciutta per l’uso delle gomme slick. Il tempismo per mandare le vetture in pista è stato cruciale e Daniel, già vincitore qui, ha dominato tutti gli altri 19 piloti nella Q1, posizionandosi in P9 nella Q2, appena dietro Yuki. Il nostro pilota giapponese stava disputando un giro estremamente veloce nella lotta per i primi 10 posti in griglia, quando un incidente ha interrotto bruscamente il suo tentativo: una ruota è finita sull’erba bagnata all’uscita della curva 5, causando la distruzione totale della sua VCARB 01. L’incidente ha anche causato una bandiera rossa, che ha compromesso le possibilità di Daniel di ottenere una posizione migliore in griglia. Fortunatamente, grazie agli altissimi standard di sicurezza di questo sport, Yuki è uscito illeso da un impatto di 68 g e partirà dalla decima posizione nel Gran Premio, un posto dietro Daniel.

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I meccanici di entrambi i lati del garage hanno lavorato instancabilmente tutta la notte e la mattina della domenica per ricostruire la vettura di Yuki su un nuovo telaio. In queste circostanze, sorge sempre il timore che la vettura “nuova” possa non essere performante come l’originale, ma questi dubbi sono stati rapidamente dissipati quando Yuki ha dimostrato un ottimo ritmo fin dalle prime fasi del Gran Premio. Entrambe le vetture hanno perso una posizione all’inizio, a causa della scelta di pneumatici più morbidi da parte degli avversari, ma eravamo fiduciosi di poter recuperare durante il primo pit stop. Purtroppo, abbiamo commesso un errore con Daniel, anticipando il suo cambio gomme in reazione ai box stop dei concorrenti diretti con gomme più morbide. Questo, senza colpa da parte sua, lo ha relegato nel traffico, impedendogli di sfruttare il suo chiaro vantaggio di velocità, che è riuscito a mostrare solo dopo la seconda sosta, quando era ormai troppo tardi. Questo è stato molto frustrante per noi, ma soprattutto per Daniel, che aveva tutte le carte in regola per finire a punti. La sua gara è stata compromessa e ha concluso in dodicesima posizione.

Per quanto riguarda Yuki, il nostro Team Principal Laurent Mekies ha descritto la sua gara come “sensazionale”. Come il resto dello schieramento, avrebbe dovuto cambiare gli pneumatici due volte, ma la sua gestione gomme è stata così buona che ci siamo resi conto che potevamo lasciarlo in pista e chiudere la gara con una sola sosta, unico pilota a farlo. Ed è questo che gli ha permesso di ottenere un eccellente nono posto, con solo i Top 4 team davanti a lui sotto la bandiera a scacchi.

La pausa estiva è ormai vicina, ma come molti ricorderanno dai tempi della scuola, le sfide più grandi spesso arrivano proprio prima delle vacanze. Prima di poter godere di quindici giorni di relax, dobbiamo affrontare il Gran Premio del Belgio di domenica prossima. Questo evento ci porta a Spa-Francorchamps, la pista più lunga del calendario, che rappresenta una prova impegnativa tanto per i piloti quanto per le vetture.

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